sabato 2 aprile 2016

Afflato



Le mie battaglie le combatto solo

e se vinco o se perdo non chiedo
impacchi e cure, con il tempo con
il sole e la brezza vanno via.

Se arriva un pensiero lontano, se
dalle stelle arriva una luce, un debole
suono, allora mi fermo a pensare e
nel vento lancio un appello.

Ogni persona di buon senso comprende
un briciolo d'amore, capisce i sogni e non
parla del tempo, non chiede dove vai, ma
si ferma ad ascoltare.

Era sul far della sera quando udii un
sibilo di vento, un afflato stanco da
debole distanza, chiamava a raccolta
i sogni e non s'avvedeva della ruga

del tempo.

@ Giuseppe Buro

Arricuordate

Di Christina Georgina Rossetti

Arricuordate     

Arricuordate e me, 
quanne sarraggio luntano,

luntane int’a terra sulagna,
quanne nun putarraje 
chiù tenerme a mano
ne io putarraggio tricà.

Arricuordate e me quanne, 
nu juorn aroppa a nato,
nun me putarraje parlà chiù, 
e chillu rimane che avevam’ sunnato,
arricurdate e me e niente chiù.

Prià o cunsiglià nun o può ffà chiù
ma si tu t’aviss pe nun poco scurdà e me,
pe t’arricurdà e me aropp, 


Nun avè paura
se oscur e nfamità sanno lassà,
quaccosa e me che ancora trica a murì,
io vulesse ca tu me scurdasse e rerisse
e no che, 
m’arricurdasse, e chiagnisse.

Ricordami

Tu ricordami quando sarò andato
lontano, nella terra del silenzio,
né più per mano mi potrai tenere,
né io potrò il saluto ricambiare.

Ricordami anche quando non potrai
giorno per giorno dirmi dei tuoi sogni:
ricorda e basta, perché a me, lo sai,
non giungerà parola né preghiera.

Pure se un po' dovessi tu scordarmi
e dopo ricordare, non dolerti:
perché se tenebra e rovina lasciano
tracce dei miei pensieri del passato,
meglio per te sorridere e scordare
che dal ricordo essere tormentato.


venerdì 1 aprile 2016

Giorni Felici

Ricordo che andai in collina con lei, 
sulla vetta quella croce luceva
lei era così bella che non sembrava 
mia, feci un colpo di tosse un groppo 
era fermo in gola.

Era abbastanza forte la sofferenza
mi chinai e la baciai sulla fronte,
non voglio impazzire più di dolore,
prenditi cura di lui io vado via.


Ero pazzo, 
lei mi abbracciò talmente forte che 
per un attimo non capii più niente,
tremava e gli asciugai una lacrima.

Era dolce,
toccò le mie labbra con le dita
io le strinsi la mano non volevo lasciarla,
era stata la mia anima gemella.

Volevo appartarmi in un convento
per trasformare la mia vita in eremita,
era una persona speciale e volevo ricordarla 
per sempre così.

Anche se non sarà più la mia donna
ogni volta che la penserò vivrò per lei.
                                    @ Giuseppe Buro


Tra Sospiri e Sogni


Nel mio divenire tempeste e meteore
sogni e bisogni lungo le sponde aperte
tra canali del cuore alimento le onde.


I pensieri non fermano il tempo, 
ora avanzo tra i ruderi ancora fumanti 
e non misuro più le distanze, vado alla 
cieca a passo d’uomo e tasto con le mani.



Quando mi siedo a meditare lascio il mio
corpo fermo, mentre mi perdo con la mente
arrivo fino all’estremo oriente, tra la mezza
luna e le dune.



Sospiri e sogni non fanno di me un ricordo, 
ho trovato ogni cosa persa e ora ne saggio
l’essenza per sapere quanto mi manca il 
bisogno.



Ogni ricordo è un brivido dolce e si sopisce
nel corso del tempo, ora riposa il mio cuore
e l’anima sembra piatta s’addormenta priva
di sonno.



@ Giseppe Buro

giovedì 31 marzo 2016

Sogno


Che ne sai del passero in  volo

della rondine che cerca il nido,
delle notti insonni che danno 

affanno.


Che ne sai della passione nascosta

quando dal cuore esce un dardo
e apre una porta ma non trova un 
sogno.



Che ne sai di questo amore che si

tormenta.

Ora dirai anch'io avverto il bisogno, 

sento le stesse cose,

ma non potrai mai avere lo stesso
amore.



@Giuseppe Buro

Un Sospiro di Vento

Nel Silenzio 

della notte
i miei pensieri volano 

per raggiungere 
la tua essenza.
La notte 
è come un sospiro,
un soffio di vento 
a te mi riporta
e ti penso 
intensamente,
quando tutto tace.

di:- Giuseppe Buro

Il Tuo Corpo



Sui pori della tua pelle vorrei depositare

il mio sudore, 
baciare le tue labbra e con la lingua transitare 
lungo il tuo corpo.

Desidero battere il chiodo dei sentimenti  

estasiarmi di te, fammi felice,
fammi viaggiare nella carrozza dei sentimenti, 
alla conquista del piacere,

dove ogni millimetro dei miei sensi sono posti 

alla tua attenzione.

L’essenza incontrollata infiamma

le viscere, mi danno gioia e piacere i tuoi baci 
appassionati, mentre la pioggia batte sui vetri 

la primavera illumina il percorso della tua bellezza.
Mi siedo un attimo e ascolto la tua voce,
mentre il talamo sembra un campo
di battaglia, dove ogni uomo vorrebbe morire di piacere.
Nascondimi tra le tue sponde fissami tra gli occhi 

e dammi la mano, calpesta le mie orme e il destino 
diventerà  una gara a due,

lasciati amare e non cambiare il corso delle cose.
Ho la stessa paura che hai tu la stessa vergogna 

che avevi tu, ma come tutti gli uomini fanno 
anche io farò, ti amerò alla follia incurante di affogare


nello stagno umano.


@ Giuseppe Buro 

mercoledì 30 marzo 2016

Scruto il Tuo cuore

Assaporo il frutto maturo e ne
gusto la flagranza ma sono stanco,
il profumo mi ferisce le nari e,
mi scivoli come anguilla dalle mani.

Non faccio gare ne cambio pelle,
sono un uomo non serpente,
cammino alla luce del sole ma non
sempre brillo.

Scrivo versi e leggo i tuoi occhi
poi mi calo nel fondo e scruto il cuore,
ogni momento è buono per capire e 
se esiste l'amore non sempre lo trovo.


Vorrei non interessarmi del banale,
essere solo me stesso per meditare
e stare zitto, non parlare.

Appartengo a me stesso e non poeto

per ricercare lodi.

@ Giuseppe Buro

martedì 29 marzo 2016

MIA POESIA

Come la massiccia ancora
nella buia notte tempestosa
trattiene i legni scheggiati
dallo sciabordio delle furiose onde,
tu saldi i piedi feriti
a questa mia Terra
quando, con le velate ali,
l'azzurro del cielo mi sarebbe
molto più agevole attraversare. 

E volare.

Come il potente scudo
nell'ardita ardua battaglia
para i petti indolenziti
dalle steccate delle pungenti spade,
tu proteggi il mio dolore
dalle frustate inflitte
del mio essere carne
nell'attimo in cui scordo
la mia naturale, originale Essenza.

E dimentico. Di vivere.


Come la limpida sorgente
nell'arsa roccia rupestre
nutre i piccoli rivoli d'acqua
crescendoli in poderosi ruscelli
e fiumi che serpeggiano fino al mare,
tu sazi questa mia anima
dalle arsure della banalità,
dalle gocce della disperazione,
e mi accompagni nelle ore più meste
a riscoprire il candore inumidito
che scioglie in rena i pungenti sassi.
E rinasco. Con te. Mia poesia.

(Daniela Bagatin@diritti riservati)





Speranze e Sogni


Quando finirà questo tempo
emergeranno le illusioni nascoste,

le notti di pioggia saranno senza 
lacrime.

Sento che una canzone sta finendo,
una nota stanca non conforme
s’adagia sul pianoforte e non emette
suoni.



Piango la mia vita e poi rido
mi sono caricato di sogni, ora
il fardello ha un peso enorme,
non ho più voglia di giocare.

Non posso stancarmi più come
una volta, sono un fiore reciso,
ho saltato tra pozzanghere e bevuto
in fiumi di speranze, ingoiando rospi.

Forse ho perso ogni speranza.



Ora ho smesso di pensare e due lacrime
evaporano in nuvole di pioggia che cade 
e qualcosa dentro me mi chiama ad alzarmi.


@ Giuseppe Buro

Uno Schizzo di Sogno

Se tutto il tempo del mondo fosse ridotto a un piccolo 
c a p i t o l o 
o a uno schizzo di sogno chi si ricorderebbe che un 
giorno eravamo due anime in pena.

@ giuseppe buro

Basterebbe


Potrei scavare a fondo nel mio io
forse troverei una sorgente nascosta,

uno zampillo percettibile, aperto per

una esigenza che parte dal fondo 
e si dirama nelle vene.

Tu sapresti raccogliere da quella sorgente
lo zampillo e senza far rumore sorseggiare 
piano quell’essenza, senza destare stupore
poi svegliarti con me da questo tepore.

Tutto questo sarebbe l'amore, basterebbe 
a prendere quello che abbiamo e non 
sappiamo di avere, perché mai abbiamo 
scavato in noi.





Ci accontentiamo del superficiale, delle 

cose di tutti i giorni che riusciamo a 

raccattare senza guardare, presi come

siamo dalla fretta di volare.



Ma se ci armiamo di pazienza arriveremo

certamente nelle viscere della terra e li,

troveremo quello che ogni

essere cerca e che pochi trovano, 
l'
anima
 in pena che vuole ristoro.



@ Giuseppe Buro







lunedì 28 marzo 2016

Vulcani e Metafore

Sarà lei a togliere le metafore dalla
mia pelle e immagino che mi voglia 
tenere sul suo grembo ancora un po’,
quella voglia di vedermi sopire e volare
di passione e bruciare.

Lasciami tracce nel mio profondo.
La accarezzo e le mie mani disegnano
sulla sua pelle nuda, ghirigori d’amore,
i suoi occhi leggono il mio viso e quella 
poesia che scrissi a due mani.

Le fiamme sui suoi seni sono dolce 
miele,mi sfugge quell'orbita come 
colate di lava di un vulcano in eruzione,
le fiamme in autunno non sopiscono 
il suo respiro ansimante.

Il corpo si contorce lentamente 
e ci sono 
ancora eruzioni nel suo corpo scosso,
e io ?
non ho fatto altro che questi versi 
in suo onore.

@ Giuseppe Buro

Vago nei Pressi

Sono in altri spazi se pur distanti
ma guardo ogni tuo passo,
avrei catturato una stella con te,
un pezzo di me vaga nei pressi
dell'anima tua e non ti abbandona.


@ Giuseppe Buro

Amore Mio Caro - Video -


domenica 27 marzo 2016

Siamo soffi di un momento


Siamo soffi di un momento anche se siamo distanti,

anche se non ci abbracciamo,anche se è lunga la distanza e
manca la carezza..
@giuseppe buro..

Tempo di Mezzo

Io posso prendere un tempo di mezzo,
fermare una emozione per un istante
e poi far volare la mente, mentre tutto 
intorno a me viaggia e gli esseri senza 
tempo sono fermi.


@ Giuseppe Buro


Nascita dell'Amore

Il coraggio nasce dalla consapevolezza,
l'amore da uno spasmo del cuore.....

@ Giuseppe Buro

AMO


Amo di te il sapore del corpo,

il sorriso del viso,
l'acqua di rose che ti bagna le mani.

Amo quel piccolo fiore che odora
di rosa, 
e la notte mi lascia interdetto,

q u a n d o
mi sveglio e non trovo il tuo viso.



Amo il candore delle piccole cose,
del camino acceso del fuoco 
che scalda l’anima in pena,

e poi quando vedi le ore e tutto 
è distante.


Mi cerchi tastando e non trovi il mio 
posto, ti senti impotente.




@ Giuseppe Buro.














Amore mio Caro

La dove cade l'ombra della sera
si rigenera un amore infinito, 

prima che la luna accende la sua luce 

noi siamo mano nella mano.




Amore mio caro sono stato per un
tempo lontano dal tuo cuore, ora
sono qui, assieme a te mano nelle 

mani e ci guardiamo senza parlare.




Ci scrutiamo, ci abbracciamo perché
ti ho sempre amata, anche quando
scivolavo senza appigli e con la mente 

cadevo, poi tu mi hai rialzato e alla ragione 

mi hai portato.


Ora la notte passa in fretta, tu sulla
mia spalla riposi, io ti guardo e mi
addormento.



@ Giuseppe Buro.

Buona Pasqua


Le Parole -Buckowski-

 https://www.youtube.com/watch?v=hGUNJahnS6Q