Solo se tu sapessi le pene che affiorano
quando mi specchio, mi guardo e non vedo
il riflesso che abbaglia, quel vociare che
dolcemente ferisce.
Solo se tu sapessi la morbidezza che avevo,
che accarezzavo a piene mani, l’assillo fluiva
come l’incanto maestro nel percorso a ritroso,
ora la mia mente prega.
Sentieri oscurati nella torbida sera e
la corsa del cuora che vuole accarezzare
ancora quel corpo latente, in morbidi e
festosi segreti, perfezione di chi cerca amore.
Onde latenti muoiono a riva e quei sogni ?
brutti risvegli, incantesimi repressi avvolgono
estasi di piacere, sono scappato, cado in incubi
e misteri in divenire senza fine.
@ Giuseppe Buro
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