sabato 12 dicembre 2015

Questo Universo


Incollato a questo vetro appannato
osservo l’evolversi della stagione,
i mandorli in fiore e sembra un altro
mondo questo pianeta.

Trasmette impulsi la vita e tra cielo
e mare deboli segnali, tra dire e fare,
ora chi si occupa dell’odore del mare.

Scintilla la luna e non mi da ascolto,
inciampo in un sogno e nel cadere
m’aggrappo a quella cometa,
gattono e mi trascinò lontano.

Congetture e supposizioni ma non
certezze, in questo universo abita
il silenzio, le onde si perdono stanche.

martedì 8 dicembre 2015

Acqua e Mare




Acqua e mare ca sti scogli
vaje vasanne chianu chianu
toccame e mane,
famme sentere l’addore
e chestu sale.

Famme dicere ca vierno
è già passato e a tempesta
s’alluntana,
famme sentere o’ sapore
doce e amaro.





Dimme si miez’ a ll’onne
ce sta na varca sola,
contame si e reme so pronte
pe vugà.

Famme vedè l’onna toja
quann sbatte ncoppe
e scoglie,
quann sana sti ferite
e stu sale nunn abbrucia.

Conteme e suonn ca me
daje e scetame co suone
e chistu mare.



giovedì 26 novembre 2015

A Una Amica



Non è vacuo il saper confortare
il dire ti voglio bene, il cercare il vero,
c’è chi si lascia accarezzare dal tempo,
chi senza pensare dice cose strane.

Mostra il viso e se stesso senza paura
parla e dice il vero, parla del vento
e di quel sole cocente del suo amico che
gli vuol bene.

Da un'angolazione diversa compare il
suo sogno e quella foglia lo riporta tra
le sue sponde, scoscesi sentieri tra gli
argini in festa.

Potrebbe evitare la pioggia ma non si ripara,
poi sotto un portone si sente una voce, sali
amico mio caro  qualcuno ti vuole parlare.

Ma a che serve questa pioggia se il sole
mi manca, se le rose non sbocciano più
a maggio ma è questo freddo che mi lascia
tanta tristezza.


mercoledì 25 novembre 2015

Il Battello

Il maglione era diverso, era pettinata come una ragazzina, 
aveva una frangetta che le copriva gli occhi, due occhi verdi
penetranti, lo stesso sguardo intenso di chi vuole parlare.
Era trascorso un anno da quel giorno, eravamo su un battello 
facevamo il giro delle isole greche, ero assorto nel guardare
il mare, quei gabbiani svolazzavano sulla mia testa, 
poi si adagiavano sulle onde, sulla spuma della scia che lasciavano 
i motori.
La vidi e la fissai per un attimo uno sguardo senza parole, 
in un istante ho ripercorso la mia vita, pensavo a quella volta 
che mi recai nell'isola di lesbo, ero stato sempre affascinato 
dall'idea di visitare un luogo che la mitologia aveva reso celebre.
Lesbo è famosa per aver dato i natali, nel VII secolo a.C., 
ai poeti lirici Alceo e Saffo. 
Nei versi di Saffo si ritrova l'esaltazione della bellezza della femminilità, 
lei incarnava la vera donna, affascinante e misteriosa, una bellezza 
mediterranea, unica.
Giuseppe Buro

@ diritti riservati

martedì 24 novembre 2015

Arpeggio

Arpeggio lente danze nel desolato assente,
mi arroventa l'ardire del suo canto e godo.

@ Giuseppe Buro

Incanto d’amore


Traboccante incanto
su cui porre l’attenzione,
lambisco la tua anima
che di splendore è colma.
I sensi sono desti,
il gusto e il tatto sono lesti,
ne esaltano l’impresa,
morbido e caldo è strumento
di piacere.
Soave e dominante
che la mano sostiene
con estrema cura,
dove il maggior diletto
mi propizia l’occasione.

La Tua Essenza




Voglio fare l'amore,
f a m m i
insieme a te perdere
la ragione,

Sei la mia amante perfetta

Dammi la passione,
ogni cosa che risvegli
i miei sensi,
fammi segni sulla pelle.

Graffia il mio petto,
fammi essere il tuo amante,
spogliare il tuo corpo
e baciare ogni cavità
nascosta..

Dammi da bere l’essenza 
del tuo corpo,
ogni goccia di sudore
sia un dolce miele.

Voglio profanare il tuo
scrigno essere un
ladro di sogni,
berti in un sol sorso.

Tra sussurri e lamenti
portarti al culmine 
del piacere,
una e un'altra volta ancora
fino allo sfinimento.

Le Parole -Buckowski-

 https://www.youtube.com/watch?v=hGUNJahnS6Q