Regale e un po’ banale il tuo fare,
ti avvicinavi al mio cielo e poi cadevi,
ora fai finta di niente passi e non guardi,
dei trascorsi cosa te ne fai.
Ora per qualcuno sono un alieno e vivo
un mondo strano, in questo tempo non
sortite di sera, mi adagio stanco e non ho
bisogno di niente.
Fosti quadro d'autore io fui io il tuo untore,
nei sorrisi, negli abbracci, nel mio modo
di fare guardando ai domani, pensando
a un mondo migliore.
Persi il mio orgoglio e ti diedi da bere,
con somma pena scrivesti due cose,
il mio sorriso s'allontanò da quel freddo,
ora resta ai posteri questa storia persa.
Nessun commento:
Posta un commento