Piove sui pampini dorati in questo
autunno strano e le foglie ingiallite
cominciano già a cadere, all'alba
foschie
di sogni.
Quando si veglia, la radura sembra
quasi spenta in questo strano divenire,
in suggelli di corone d'alloro ancora e,
ancora mastico tabacco e più non dormo.
Ora lei entra nei pensieri e scruta ogni
anfratto nascosto, legge i sogni che
prima
erano fiori rasi, ora sono spine
conficcate
nel cuore e trafitto è ogni pensiero.
Albeggia la felicità e lascia scie di
dolcezza
nella mia solitudine e non trovo limiti
di tempo mentre fermo mi trovo, ora
è mia
compagna la stanchezza.
@ Giuseppe Buro
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