S’arrende l’anima e
non dimentica il dolore,
propaga amore a più
non posso ma ha
paura dell'oblio,
cammina lanciando deboli
strali, poi emette
versi pieni di candore.
La vita ha dato al
vento di questo amore
foglie secche e
solitarie che non capisco
l’esistenza, credo che
la desolazione non
dipenda dagli errori
fatti a caso.
Le conquiste della
luna, lo sbarazzarsi
in fretta di un
fardello, causa pene,
trovai la musa perduta
in versetti nascosti
in crogioli dorati in
lettere declamate.
L'illusione viene
prima dell'amore, poi
trovai la signora del
mio cuore era nascosta
nel giardino delle
rose, in ciclamini odorosi
in mantici soffianti.
@ Giuseppe Buro
Nessun commento:
Posta un commento