Affondo il vomere nella nuda terra
scavo a fondo senza sosta mentre
il seme nella terra germoglia.
Innaffio spesso il mio giardino e non
lascio seccare neanche un filo d’erba,
non è mai arsa la mia terra, brama
la mia acqua e si ristora.
Terra che hai generato le mie viscere
non è mai colma del mio vangare,
quando affondo in te con colpi decisi,
un richiamo mi riporta alle origini.
Seme che abbonda nelle mia tasche
semino questo solco e poi aro, irrigo
con l’acqua pura che mi sovviene.
@ Giuseppe Buro
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