E intanto son le sei m'accomiato
e prego al vespro che già è andato,
lungo giorno come tanti, ma è tardi,
s'avvicina la sera a grandi passi.
Tra poco le luci della sera spegneranno
ogni pensiero, anche se ognuno farà
emergere parole nuove, che andranno
dritte al cuore.
Son le sei non è tardi per dire un
ti amo, ne presto per accomiatarsi
prima della cena, ci saranno alcuni
che leggeranno di traverso.
Ma questo è quanto anche se un po
velata, la poesia mi entra nelle
vene,
non so se capisci il mio tormento
oppure
leggi le righe alla rinfusa.
Buona notte amici, a voi che mi fate
compagnia, a chi carezza l'anima mia
e s'avvede del sentire senza parlare.
@ Giuseppe Buro.
5.7.2016 ore 18,40