Passarono
leste le ore e la luce si spense
dopo vari tentativi la matrona si mise
nel letto, non
verranno mai più quegli
anni ruggenti.
Le campane hanno taciuto per troppo
tempo e la strada una volta giocosa era
un campo seminato a grano.
Sbadiglia pigra ora la gatta e non fa più
le fusa, si ferma a distanza e miagola
piano, il mio corpo è ormai stanco e
si riposa all’ombra del gelso.
Un odore di pane si sente nell’aria,
si defila tra i campi il contadino stanco,
ritorna a casa dopo un duro lavoro.
Non verranno mai più quei tempi lontani,
la porta del cielo si apre e una pioggerellina
cade sui corpi stanchi.
@ Giuseppe Buro
5 Mag 2016
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