giovedì 22 settembre 2016
mercoledì 21 settembre 2016
Ricordo e Penso
Non riesco a fare tutto quello che voglio,
mi affaccio dal balcone e guardo le
foglie,
gli alberi si spogliano, l’autunno
avanza,
non ho più tanta forza il ricordo rimane fisso.
Il dolore mi riporta a quel giorno a
quando ho creduto di morire, poi una
mano da lassù mi ha preso per tirarmi
fuori dal pozzo e riportato alla luce.
Conscio dei miei limiti nulla sarà uguale
a prima, la lunga terapia e il dolore finisce
che mi sento male, a non essere me stesso
a non tornare a sorridere.
Mi conforta la poesia compagna e amica
in lei trovo sfogo ad ogni mio penare, parlo
come fosse una sorella le racconto le mie
pene e mi da sollievo.
@ Giuseppe Buro
21 set 2016
domenica 18 settembre 2016
Acqua e Mare
Acqua e mare ca sti scogli
vaje vasanne chianu chianu
toccame e mane,
famme sentere l’addoree chestu sale.
toccame e mane,
famme sentere l’addoree chestu sale.
Famme dicere ca vierno
è già passato e a tempesta
s’alluntana,
famme sentere o’ sapore
doce e amaro.
Famme vedè l’onna toja
quann sbatte ncoppe
e scoglie,
quann sana sti ferite
e stu sale nunn abbrucia.
Conteme e suonn ca me
daje e scetame co suone
e chistu mare.
@ Giuseppe Buro
Il Mio Amore
Lo so io sto bene nel tuo cuore,
al caldo tepore c'è un immenso
abbraccio che mi avvolge.
Sento il profumo di un prato fiorito
e la linfa che scorre come un
ruscello
a valle e vedo un grande faggio
centenario.
Con passi leggeri cammino e mi
avvicino,
lo ammiro dalla chioma alla radice,
che maestosità che splendore.
Percepisco molta pace, attorno me c'è
una immensa luce chiara, trasparente,
in fondo al prato la vedo.
Sembra che mi stia chiamando,
si è lei l’amore mio.
@ Giuseppe
Buro
venerdì 16 settembre 2016
Stagni Prosciugati
Cascate invadono i silenzi e ogni volta
che soffia il vento è come se lo spazio
si facesse eterno, le foglie mosse fanno
tremare le mie mani.
Il tuo nome lieve cadenza che si staglia
nei meandri nascosti della tua pelle e mi
necessita solo il soffio del vento.
Altre volte ho imprecato la pioggia che
non arrivava in mio soccorso, quella
lacrima
frutto di una perdita assassina pare che
finisse il mondo.
Ora arcobaleni emanano luce divina,
negli stagni prosciugati tempeste di
sogni come se vi fosse una svolta, ora
l’usignolo torna a cinguettare sul davanzale.
@ Giuseppe Buro
16 set 2016
mercoledì 14 settembre 2016
Meandri di Sogni
Nei miei occhi il tuo passaggio repentino
fonte di acque chiare che si elevano a
surrogati inni, come il ventre che si adagia
nel mio cuore.
Scopro cicatrici e muti silenzi fatti per addolcire
attimi amari, mentre passa quella valanga
che tutto travolse e non placa più l'anima mia.
L'amore è come uno spazio senza tempo, immenso
come l'universo che sovrasta ogni pensiero, mentre
l'anima vola, nulla muore all'alba tutto rinasce come
la fenice.
Vado in cerca di verità che scruto in te e in me, solo
l'immenso parla per noi che siamo piccoli esseri ora
salutiamo la luce, la terra non è più sterile ma produce
frutti maturi per me e per te.
15 set 2016
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