Portami lontano dove il sentiero si snoda
e il fiume forma un’ansa dove non passa
l’acqua, tra le valli chiuse e diventa tu il mio
sogno.
Portami tra i ruscelli ribelli tra fiori e le rose
tra gli alberi secolari accanto ai rami, senza
sogni di sorta abbracciami e porta via,
prendi la vita mia.
La tristezza portati via che non mi sorprenda
la sera, questa figlia persa non del mio tempo,
che s’invola tra i rami secchi.
Quando non riesco ad avere costanza sfiorami
con la mente e dimmi ci sono, nei meandri del
tempo dove si odono i rumori del cuore,
dove
non esiste distanza.
Ora cala la sera e prima che il sole scompaia
va via ti prego e lasciami solo con i ricordi fa
che tutto svanisca e questo cuore s’arrenda.
@ Giuseppe Buro
29 Set 2016