Assorta
ti lasci andare in balia del vento
quando quello stesso vento fermò tutti
i granelli, io restai li a guardare il tuo fare,
mentre il mio tempo scivolava piano.
Come una foglia scossa guardavi e nel
tuo tacere macigni premevano sul cuore,
soffocando ogni parola.
Ne ebbi contezza nel rinascere alla vita
in dolcezza di gesti, quando ero già vecchio
in ogni parte del corpo, poi fu luce.
Ora la notte sono qui a ricordare quel
tempo e penso al domani e se dormo sogno
strane creature, montagne e valli chiuse,
a volte nei sentieri mi perdo.
@ Giuseppe Buro
20.4.2016
Nessun commento:
Posta un commento