Si tese la corda fino all'estremo quasi
si spezzava nel sogno, sembrava tutto
vero e mi persi in un attimo, appena lo
sguardo suo incrociai.
Calma è ora la sera un silenzio irreale,
non si parla si ascolta soltanto il canto del
mare, quando le onde si infrangono
forte, poi dorme e si alza per pregare.
Nelle mani quel dolce ricordo, sembra
ormai perso nel tempo e non chiede
domani, ricorda ogni frangente quando
i progetti erano castelli di roccia.
Dico a me stesso, perché la luna non
brilla nel cielo, quasi si perde lo sguardo
nell'immenso del mare, mentre il ricordo
diventa insistente s'allontana la sera.
@ Giusepe Buro.
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