Cristalli di sale fanno emergere ricordi,
la pelle ancora brucia e quel rossore
non attenua l’amore ne nasconde il
bruciore.
Vento lieve sui fianchi quel variopinto
vestito danzava e saltava al vento
mentre la lunga strada è li d'avanti
a me.
Fu così che ebbi l'ardire di baciare quel
bocciolo di rosa, li vicino al lago e accarezzai
i suoi capelli d'oro, era realtà
presente
quella brezza.
Ora questo tempo è inesorabile nei silenzi,
ho imparato l’ascolto del silenzio che mi fa
rivivere il passato in un lungo tramonto,
la bellezza della sera lascia tracce di vuoto.
@ Giuseppe Buro
20 Giu 2016