Se fossi un poeta scriverei per te un sonetto
a mani nude senza dover ascoltare il suono di
un freddo tasto, nei miei versi scriverei tre cose,
una margherita e papavero e una rosa.
Se tu da me a notte fonda verresti a trovarmi
dopo che il primo sonno ha lasciato il posto
alla veglia, ti regalerei ogni carezza e senza
riserve ti amerei a notte fonda.
Se nei tuoi occhi trovassi un amore sincero
un giglio sarei, nudo privo di camicia e i fiori
di campo ti porgerei assieme a ciclamini e rose
per fissare la tua mente in lidi lontani.
Fa correre i tuoi pensieri nei miei e ricorda i
sogni di quando la notte ci chiamavamo mio
adorato e tesoro del mio cuore, quando ci
donavamo l'uno a l'altro senza riserve solo
con amore.
@ Giuseppe Buro
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