Ricordo che andai in collina con lei,
sulla vetta quella croce luceva
lei era così bella che non sembrava
mia, feci un colpo di tosse un groppo
era fermo in gola.
Era abbastanza forte la sofferenza
mi chinai e la baciai sulla fronte,
non voglio impazzire più di dolore,
prenditi cura di lui io vado via.
Ero pazzo,
lei mi abbracciò talmente forte che
per un attimo non capii più niente,
tremava e gli asciugai una lacrima.
Era dolce,
toccò le mie labbra con le dita
io le strinsi la mano non volevo lasciarla,
era stata la mia anima gemella.
Volevo appartarmi in un convento
per trasformare la mia vita in eremita,
era una persona speciale e volevo ricordarla
per sempre così.
Anche se non sarà più la mia donna
ogni volta che la penserò vivrò per lei.
@ Giuseppe Buro
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