Nel mio divenire tempeste e meteore
sogni e bisogni lungo le sponde aperte
tra canali del cuore alimento le onde.
I pensieri non fermano il tempo,
ora avanzo tra i ruderi ancora fumanti
e non misuro più le distanze, vado alla
cieca a passo d’uomo e tasto con le mani.
Quando mi siedo a meditare lascio il mio
corpo fermo, mentre mi perdo con la mente
arrivo fino all’estremo oriente, tra la mezza
luna e le dune.
Sospiri e sogni non fanno di me un ricordo,
ho trovato ogni cosa persa e ora ne saggio
l’essenza per sapere quanto mi manca il
bisogno.
Ogni ricordo è un brivido dolce e si sopisce
nel corso del tempo, ora riposa il mio cuore
e l’anima sembra piatta s’addormenta priva
di sonno.
@ Giseppe Buro
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